Carissimo Per. Ind. Vincenzo TINA,
Ti ringrazione innanzitutto, della tua attenzione!
Per rispondere al tema di tuo interesse e cioè il riconoscimento delle qualifiche professionali all’estero, partiamo dalla normativa che, come tutte le prassi burocratiche, è ampia. Ti invito ad andare sul sito del CNPI ( Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e Periti Laureati) dove troverai tutta la normativa e la prassi per il rilascio del titolo valido per l’estero.
Come potrai individuare, la normativa CENTRALE è la DIRETTIVA EUROPEA 2005/36/CE.
In più Ti segnalo “EurEta” una associazione dedita alle ” Professioni Tecniche dell’Ingegneria di ALTO PROFILO” ( livello D della direttiva qualifiche 2005/36/CE e Livello 6 EQF – European Qualification Framework – quadro di riferimento delle qualifiche professionali)
Per quanto riguarda il mio personale pensiero, ritengo la normativa e quindi il riconoscimento datoci una conferma della nostra alta formazione.
Parlando con gli ” anziani e saggi” Periti Industriali, 30 e più anni fà, la formazione dei Periti era così “Alta” da far emergere personalità a livello nazionale e internazione in tutte le specializzazioni, specialmente quelle più inerenti l’industria e i grandi cantieri.
Non escludendo che attualmente siamo meno del passato, c’è da dire che le professioni in genere hanno dovuto identificare il punto di incontro che unificasse gli stati membri della Comunità Europea.
Questo punto di incontro è la FORMAZIONE e, per quanto ne sò, in Italia l’istruzione del Perito Industriale si è modificata nel tempo ( vedi il nuovo percorso ), tanto che possiamo affermare che la formazione passata era sicuramente “CORPOSA” con “estremo equilibrio tra concettualità e pratica” , dando una DEFINITA E DEFINITIVA ” RATIO MENTIS ” al perito.
Attualmente l’offerta formativa è più ricca ed articolata con solide basi culturali di carattere scientifico e tecnologico e soprattutto volta ad affronta le esigenze del mercato del lavoro. MA NON SOLO QUESTO, a garanzia dell’alta professionalità vi è l’introduzione del concetto di FORMAZIONE CONTINUA che dà al Per.Ind. estrema dinamicità e adeguatezza ad affrontare le numerose e sempre in cambiamento realta attuali.
QUI IN ITALIA SIAMO PERITI INDUSTRIALI: E CIOE’ ” ESPERTI NELLE VARIE REALTA’ DELL’INDUSTRIA” ALL’ESTERO CI CHIAMANO INGEGNERI DELL’INDUSTRIA!!!…..
….FORSE UN RICONOSCIMENTO EUROPEO ESISTE ?!?…….
Per. Ind. Claudio Modesto
-VEDI PARTE 2-